(1982)
“Il mistero non è
attorno alle cose...
ma dentro le cose
stesse.”
H.P. Lovecraft
Famiglia americana in
vacanza in Egitto: il padre archeologo sta studiando una tomba che ha
fama nefasta, intanto madre e figlia visitano la città. Durante la
visita la bambina viene avvicinata da una megera cieca che gli
consegna nel palmo della mano un antico monile sentenziando: “Le
tombe sono dei morti”, poi scompare.
Al ritorno a Manhattan
Susy manifesta strani comportamenti nei quali coinvolge anche il
fratellino, la babysitter svanisce nel nulla e altri fanno le spese
di quella che sembra una vera maledizione gravitante intorno a lei.
L'inquietudine cresce a tal punto che i genitori non sanno a chi
rivolgersi finché...
Secondo
alcuni vagamente ispirato all'Esorcista
– nella tematica della possessione, ma il titolo richiama più
“Rosemary Baby” di
Polanski... - “Manhattan Baby” segna un prima
e un dopo nella
carriera registica del Maestro romano, in quanto è l'ultimo film
prodotto da Fabrizio De Angelis/ Fulvia Films, dopodiché Fulci
tenterà strade diverse dai post-atomici ai thriller erotici con
risultati altalenanti e produzioni effimere e nondimeno l'aggravarsi
della malattia che lo porterà alla morte, il diabete.
Coadiuvato
dalla fidata squadra di collaboratori capaci e d'esperienza ( Dardano
Sacchetti alla sceneggiatura, Massimo Lentini alla scenografia,
Vincenzo Tomassi al montaggio, Guglielmo Mancori direttore della
fotografia e le musiche originali di Fabio Frizzi) Fulci realizza un
suggestivo mix di tensione progressiva, un'inquietudine persistente
senza eccedere nella truculenza mostrata che lo aveva caratterizzato
finora, ma insistendo sulla possessione diabolica, sul Male e sui
quei primi piani stretti di occhi talvolta attoniti nel caso dei genitori o
quelli ambigui della bambina.
Girato
tra Manhattan e l'Egitto eccelle per un'ottima fotografia che non ci
risparmia le sabbie dorate d'Oriente come i crepuscoli tra i grattacieli, in
particolare si unisce alla tecnica nell'apparizione della vecchia
cieca all'interno del “chiosco” arabo quando Fulci usa con
sapienza la messa a fuoco alternata delle due figure sfruttando le
geometrie dell'edificio provocando la trance mentale dovuta
all'incantesimo in cui piomba la piccola Susy come lo spettatore
assolutamente sorpreso quanto lei dall'apparizione.
Ma la
scena che molti ricordano quale firma artistica del Maestro è la
morte dell'antiquario Marcato, omaggio all'Hitchcock più “horror”
de “Gli uccelli” ben più crudeli e fantasmatici.
Manhattan
Baby è un'opera che sembra essere stata riscoperta dopo la scomparsa
dell'autore, come altre considerate “minori”, in realtà io l'ho
amato dalla prima volta che lo vidi trasmesso in qualche tv privata,
perché unisce quella raffinata poesia macabra fulciana al misterioso
mondo dell'Antico Egitto di cui sono appassionato; fu distribuito per
la prima volta in Italia dalla Avo Film di cui conservo il dvd.
Lo
scorso 10 ottobre è stato trasmesso dal canale Rai Movie nell'ambito
del ciclo di pellicole “Cento Pallottole D'Argento”
(finora primo e unico film di Fulci a dispetto di titoli ben più
importanti) presentato da Dario Argento che ha ricordato l'incontro
con il regista romano durante l'ultimo periodo della sua vita e la
scomparsa improvvisa a pochi giorni dall'inizio delle riprese di
“Maschera di cera” film atteso che l'avrebbe riportato nelle
sale.
Cast:
Christopher Connelly, Martha Taylor, Brigitta Boccoli, Giovanni
Frezza, Cinzia De Ponti, Laurence Welles, Andrea Bosic, Carlo De
Mejo, Vincenzo Bellanich, Mario Moretti.
Nel
cast inoltre figura un attore d'eccezione: lo stesso Lucio
Fulci, il quale soleva fare un cameo nei suoi stessi film, piccole
parti, stavolta nei panni di un medico che facendo una lastra alla
piccola Susy ricoverata in ospedale scopre un'inquietante e
sbalorditiva presenza dentro il suo torace...