"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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domenica 17 febbraio 2013

Murderock uccide a passo di danza


(1984)


Alla vigilia di un'importante casting per uno show televisivo che spalancherà le porte del successo alle fortunate, in un'accademia di ballo di New York un killer armato di spillone trafigge il cuore delle migliori allieve, eliminando una ad una le "papabili".
Intanto una delle insegnanti ha degli incubi dove viene inseguita dal maniaco a volto scoperto, crede di riconoscerlo e decide di indagare...


Inevitabile fare il paragone con la più famosa accademia stregonesca di ballerine vista in Suspiria (1977, Dario Argento), ma cambiano i tempi e le mode, nel pieno degli Anni Ottanta vige l'aerobica e i suoi ritmi frenetici tra scaldamuscoli e tutine fluorescenti, e sull'onda del successo di “Flashdance” (1983, Adrian Lyne) il Maestro Lucio Fulci confeziona questo thriller musicale (lui stesso lo definì tale in un'intervista tv) co-sceneggiato e scritto insieme ai fidati Gianfranco Clerici e Vincenzo Mannino.

Ma è nella messinscena e soprattutto nella fotografia di Giuseppe Pinori che zoom e messe a fuoco magistrali del regista romano danno il meglio: gli “spot” - particolari faretti – prima abbagliano, illuminano e poi di colpo oscurano lunghi corridoi, minacce nascoste e ignare vittime, allargando e altresì chiudendo l'occhio sulla metropoli immersa nelle tenebre (e nella musica).
D'altronde il reparto interpreti vede primeggiare Olga Karlatos (già vista nel mitico “Zombi 2”)  assolutamente all'altezza del ruolo, carismatica e affascinante in un giallo che non è un capolavoro ma presenta un'impronta originale e una cura sopra la media rispetto a quella che fu la coda di pellicole del genere, il thrilling argentiano nato nei Settanta.
Due note rilevanti sono: in primis la mancanza del consueto splatter che ha consacrato, e caratterizzato, l'intera carriera di Fulci come “padre del gore” e, cosa più importante, lo score musicale esclusivo composto da Keith Emerson (l'eccezionale organista del gruppo rock progressive Emerson, Lake & Palmer) il quale soltanto in un'altra occasione ha prestato il suo talento per una colonna sonora: Inferno (1980) di Dario Argento.
Murderock è anche interessante per le citazioni cinefile, a cominciare dalla prima vittima colpita nella doccia come accade nel classico dei classici Psyco (1960, Alfred Hitchcock) oppure il canarino infilzato dallo spillone prima di far fare la stessa fine alla sua proprietaria ricorda una scena di Profondo Rosso (1975, Dario Argento) quando nella villa di campagna la scrittrice infilza per errore con i ferri da maglia un merlo... e chissà quali altre, vista la vasta cultura cinematografica degli autori.



Cast: Olga Karlatos, Ray Lovelock, Claudio Cassinelli, Giuseppe Mannajuolo, Cosimo Cinieri, Belinda Busato, Berna Maria do Carmo, Maria Vittoria Tolazzi, Geretta Marie Fields, Christian Borromeo, Carla Buzzanca, Angela Lemerman, Robert Gligorov, Carlo Caldera, Riccardo Parisio Perrotti, Giovanni De Nava, Al Cliver, Silvia Collatina e...

...e non manca nemmeno un attore d'eccezione, un cameo dello stesso Fulci che amava ritagliarsi un piccolo ruolo di contorno, di solito una sola apparizione nel corso dell'intero film, stavolta è nei panni dell'agente Phil.


                   "Spesso il delitto non è altro che una forma distorta di impegno umano."