Carissimi,
non credete sempre alle classifiche di vendita manipolate dalle società di proprietà degli stessi editori di giornali che le pubblicano e hanno caro il titolo del padrone della testata, ai primi posti ci sono sempre i soliti "mezzi busti" televisivi con saggi faziosi e i giovani tanto "promettenti" quanto sconosciuti che diventano miracolosi casi editoriali per sparire dalle scene l'anno dopo.
Immaginate invece di sommare le copie vendute di gialli piccoli e grandi, italiani e non, non c'è classifica che tiene.
Perché questo genere, giallo, thriller, noir o poliziesco, chiamatelo come vi pare, è una scommessa con il lettore, con l'appassionato e il dilettante, una gara per scoprire la verità, e a volte più d'una. Ma guai a tradirlo: la soluzione dell'enigma deve essere, per quanto complessa e improbabile, onesta.
Che sia un efferato e scenografico delitto o un rebus senza una goccia di sangue versato, spesso intorno a questo filo giallo ci sono vizi e virtù della gente, il vivere quotidiano, le magagne e le paure della società del tempo.
E' quello che ho cercato di fare brevemente, meno di trecento parole, nella storia che segue, buona lettura!
non credete sempre alle classifiche di vendita manipolate dalle società di proprietà degli stessi editori di giornali che le pubblicano e hanno caro il titolo del padrone della testata, ai primi posti ci sono sempre i soliti "mezzi busti" televisivi con saggi faziosi e i giovani tanto "promettenti" quanto sconosciuti che diventano miracolosi casi editoriali per sparire dalle scene l'anno dopo.
Immaginate invece di sommare le copie vendute di gialli piccoli e grandi, italiani e non, non c'è classifica che tiene.
Perché questo genere, giallo, thriller, noir o poliziesco, chiamatelo come vi pare, è una scommessa con il lettore, con l'appassionato e il dilettante, una gara per scoprire la verità, e a volte più d'una. Ma guai a tradirlo: la soluzione dell'enigma deve essere, per quanto complessa e improbabile, onesta.
Che sia un efferato e scenografico delitto o un rebus senza una goccia di sangue versato, spesso intorno a questo filo giallo ci sono vizi e virtù della gente, il vivere quotidiano, le magagne e le paure della società del tempo.
E' quello che ho cercato di fare brevemente, meno di trecento parole, nella storia che segue, buona lettura!
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(L'illustrazione si riferisce al romanzo "Il mastino dei Baskerville" di Conan Doyle).
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LA TESTIMONE
LA TESTIMONE
Giorgia è felice.
Si è appena trasferita nel nuovo appartamento al decimo piano di dodici di un complesso di cemento e mattoni disposto a semicerchio su un'area verde, un'oasi con un piccolo discount, una lavanderia e i giardinetti. Ha appena finito di disfare gli scatoloni quando scende per fare un po' di spesa.
Il quartiere è una nuova cintura della periferia e la gente non si conosce. Guarda con diffidenza il prossimo, soprattutto se straniero, ognuno fa i fatti propri e tira dritto.
Finché una mattina, i corn-flakes ancora nel latte e il sole piccolo e basso, un tonfo ripercuote le scale, le pareti di cartongesso e le suole delle scarpe simile a un carico di cocomeri maturi schiantato a terra, decine di occhi cisposi si sporgono di sotto per guardare la polpa rossa sparsa ovunque.
"E' colpa tua. Non dovevi impicciarti." - «Questo biglietto era sotto la sua porta, giusto?»
«Sì»
«Conosceva la vittima?»
«No, cioè si l'ho vista il primo giorno che sono arrivata, sono scesa al discount ed era caduta con le buste, qualcuno l'aveva spinta... sanguinava e l'ho aiutata a rialzarsi».
«Nient'altro?»
«No....»
«Non ha notato qualcosa o visto qualcuno con lei?»
«No, non ricordo».
L'ispettore Giordani e l'assistente lasciano il salotto in disordine della ragazza ancora sotto shock e montano in auto.
«Non capisco, il corpo della cinese è bagnato fradicio come un'aringa marinata, morto da almeno tre giorni, con quel cartellino legato all'alluce ed è volato giù dal solaio senza che nessuno ha visto niente!»
Un camioncino frigo taglia la strada all'Alfa che sterza e corregge bruscamente la traiettoria inchiodando, sul portellone il fiocco di neve stilizzato e una fila di ideogrammi cinesi incomprensibili.
FINE.
6 commenti:
Questo me lo devi spiegare, ho letto e riletto più volte e addirittura in giorni diversi ma non lo riesco a capire....
Viva la sincerità:-)
Premesso che non tutte le ciambelle escono col buco ma sono lo stesso buone, cosa non ti è chiaro?
Ti do un aiuto: nel finale rivelo come il corpo che il poliziotto dichiara già cadavere tre giorni prima della caduta è arrivato fin lì e da chi... è un abbozzo di giallo, un arancio!
Non riesco a capire il finale....nemmeno con l'aiuto!!!!
Secondo aiutino alla soluzione del caso: il camioncino che taglia la strada alla polizia ha delle scritte in cinese, la vittima è cinese..... (è un camioncino di un tipo particolare, se rileggi) - capito? :-)
Forse ora ho capito!!!!
Ahhhh... sono contento di essermi spiegato finalmente;-)
Ciao!!
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