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Infatti nel precedente intervento accennavo a qualche novità per il futuro, la prima è senz'altro la collaborazione tra me e Fabiano Zaino, grafic
o e disegnatore di talento, che da questo momento in avanti illustrerà con una tavola originale le ore piccole... insomma avete capito bene, basta "furti" di immagini dalla rete!

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Collaborazione che nasce alcuni anni fa e che tra alti e bassi non si è mai interrotta, chi mi segue da un po' infatti ricorderà le belle copertine che hanno contribuito a far parlare di "Torinoir" (Edizioni Il Foglio) e quella shockante di "Mangiami!" (Magnetica Edizioni).
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Entrambe i libri, di cui ho parlato diffusamente nei mesi passati e trovate tutto - ma proprio tutto - quello che c'è da sapere consultando le "etichette" sulla destra, sono purtroppo fuori catalogo, tuttavia del primo, "Torinoir" sono disponibili ancora delle copie - nuove - presso di me, se interessati sapete come contattarmi :-)
Stavolta sono breve e Vi lascio subito alla storia inedita con tanto di fumetto, che sia un felice connubio de paura, buona lettura e... aspetto i Vostri commenti come sempre, anche sul disegno.
CROCCANTE ALLA CREMA
È l'ultimo per oggi.
L'ha scartato con meticolosa cura sulla sponda del laghetto dietro casa, gettandovi la carta argentata e appiccicosa con il faccione strafottente di Rosco il Rospo, la mascotte del suo snack preferito. Purtroppo non solo il suo.
È la merenda più gettonata tra i dodicenni compreso il suo vicino di casa e i suoi compari che non gli danno pace, ogni scusa è buona per sfotterlo.
Denni guarda la stagnola sospesa a pelo dell'acqua imbarcare e sprofondare nella fanghiglia immobile dello stagno, giù sul fondo insieme alle decine d'altre che lui e altri hanno buttato incuranti della microscopica vita che sospira laggiù.
La morde con rabbia ripensando all'ultima prepotenza, strappa pezzi di farcitura al cioccolato lasciando colare sul mento strie di caramello e nocciole sminuzzate, proprio come fa Rosco, antropomorfo e grottesco anfibio che stringe nelle mani palmate uno snack divorandolo in un sol boccone.
Non succederà più. Non dopo stanotte. Oggi la strada di casa era piena di curiosi e sirene.
Dalla sua cameretta col binocolo l'ha visto arrivare nella strada buia tra le pozze gialle dei lampioni allo iodio, un furgoncino dei gelati vecchio tipo, fermarsi davanti alle villette di fronte dove abitano gli sbruffoni. È sceso con gli stivali di gomma, ha girato dietro il portellone e spalancato le ante. Dentro vorticavano impazziti migliaia di girini ipersviluppati nelle vasche di vetro impilate l'una sull'altra. Ha preso qualcosa e l'ha lasciato davanti alla prima porta, poi ha fatto il giro delle altre.
Il giorno dopo c'era fango sui vialetti e pavimenti, i letti erano sfatti e bagnati, lerci di melma e alghe, ma degli occupanti nessuna traccia.
Denni è stanco, ma prima di tornare a casa deve fare una cosa: lasciare una scia di involucri di Rosco snack fino alla casa dell'insegnante di matematica.
FINE.
