"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Appello ai naviganti!
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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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domenica 27 dicembre 2009

Nel segno dello... Zodiaco

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Tre settimane fa mentre mi accingevo a buttare... nell'apposito contenitore della carta il vecchio numero di telepiù scorgo quattro righe ristrette in una colonna gialla a margine della pagina, ma sufficienti a drizzare le mie antenne, così faccio una ricerca certosina nel web finché soddisfatto trovo a conferma questa notizia ufficiale:
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"Sergio Assisi protagonista di Zodiaco - Le origini del male"
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"Tonino Zangardi dirige per la Rai la fiction Zodiaco-Le origini del male. Si tratta di 4 puntate da 100 minuti ciascuna, che saranno girate a Praga per 14 settimane. La sceneggiatura, firmata da Mimmo Rafele e Silvia Napolitano, racconta la storia di una setta detta dei Divinanti seguaci di Nostradamus, protagonisti della storia sono Sergio Assisi, Magdalena Grochoswka, Antonia Liskova, Giorgia Salari e Andrea Bosca. La produzione è curata della Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, Aureliano Lalli Persiani e Susanna Bolchi."
(fonte: Cinecittà News - 5/11/2009)


Non nascondo l'interessamento per questa seconda parte della serie che mi aveva piacevolmente colpito la scorsa stagione e che temevo fosse stata annunciata e poi sospesa per qualche sconosciuta ragione, "Zodiaco" è qualcosa di più unico che raro nella produzione televisiva odierna, l'unica "fiction" italiana (che brutto termine, meglio chiamarlo sceneggiato) incentrata sul mistero e sul soprannaturale.


Non mi esprimo sugli attori, però nel cast torna la Liskova, la bionda della prima serie (nella foto la "famiglia Santandrea" al completo) e la trama promette intrigo purché la sceneggiatura sia sviluppata in maniera convincente. Mentre sono dispiaciuto per la mancata conferma del regista Eros Puglielli - che al cinema aveva colpito nel segno col thriller "Occhi di cristallo" - la cui tecnica è superiore alla media e inoltre per lo spostamento della storia da Torino a Praga, da buon campanilista mi sarebbe piaciuto continuasse sotto la Mole, però lo posso capire: anche quest'ultima è magica - fa parte del cosiddetto "triangolo della magia bianca" con Torino e Lione - sarà per quello che l'hanno scelta?
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A garanzia c'è la stessa produzione del primo "Zodiaco", cioé la Casanova Multimedia - quella di "Nebbie e Delitti" tra l'altro - che cura i propri lavori rendendoli più "cinematografici" che "televisivi", una qualità e serietà non comune ai più.

Non resta che attendere di vederlo su RaiDue... e stavolta lo registro!



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PS. con l'occasione faccio i migliori Auguri a tutti gli affezionati visitatori di questo blog, grazie, e in particolare a chi lascia un commento, a tutti Voi un Sereno Natale!

venerdì 11 dicembre 2009

Voci notturne

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Non esagero a definirlo una delle migliori produzioni per la televisione degli ultimi venti anni. La sua prima replica a distanza di quattordici anni - merito di un illuminato responsabile Rai e delle richieste a lui pervenute da un forum di appassionati veri come quello della collana Fabbri "Giallo & Mistero" - è un piccolo grande evento per gli amanti degli sceneggiati e del cinema in generale.
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Parlo di "Voci notturne", film in cinque puntate andato in onda su Raiuno nel lontano (?) 1995, scritto e sceneggiato dal grande Pupi Avati, Maestro nel creare atmosfere di palpabile inquietudine e mistero, regista del famoso cult "La casa dalle finestre che ridono" (e non solo, sono da ricordare anche gli ottimi "gotici padani" Zeder, L'Arcano incantatore e Il nascondiglio), diretto da Fabrizio Laurenti - regista di qualche buon horror negli Anni Ottanta - e musicato con sapienza da Ugo Laurenti, vede nel cast nomi noti come Massimo Bonetti, Lorenzo Flaherty (che con barba somiglia molto a Kim Rossi Stuart!) Stefania Rocca, Cesare Barbetti e un giovane e allora sconosciuto Stefano Accorsi.
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La vicenda parte da un banale ritrovamento di un annegato nel Tevere, suicidio od omicidio, il cadavere è irriconoscibile; l'autopsia rivelerà particolari inquietanti risalenti a un'antica setta esoterica e a culti pagani legati alla costruzione e custodia di un ponte, intanto l'indagine si biforca e vola in America... è un mix perfetto, persino per un romanzo (altroché Dan Brown!), e non c'è una sola goccia di sangue o scena violenta: non solo perché è stato realizzato per la televisione e quindi soggetto a certe previe restrizioni, ma perché non serve, la storia è così concreta da farvi credere nei fantasmi.

Io ho avuto la fortuna di vederlo un anno fa, ne parlo ora, dopo leggende che volevano la pellicola sparita dagli archivi Rai, perché lunedì scorso su RaiDue, all'interno di "Rai Notte" è stata trasmessa la prima puntata e così sarà lunedì prossimo con la seconda... siete ancora in tempo per lasciarvi ammaliare dalle Voci notturne.
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Così ne scrisse Aldo Grasso sul Corriere durante la prima messa in onda: