"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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mercoledì 15 dicembre 2010

"La cavalcata dei resuscitati ciechi" - (film)

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Per il ciclo "Horrorissimi" Vi segnalo un'altra visione, sperando di far cosa gradita!
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Una tranquilla comunità spagnola si appresta a festeggiare la rivolta popolare che cinquecento anni prima portò al rogo - e prima al loro accecamento - i Cavalieri Templari accusati di adorare il Maligno e compiere sacrifici di giovincelle in suo onore, questi prima di perire giurarono che sarebbero tornati per vendicarsi.
Il sindaco-boss del paese vuol fare le cose in grande e organizza i fuochi d'artificio per allestire i quali si ritrova tra i piedi un ex-fiamma della giovane e affascinante moglie. Nel frattempo lo "scemo del villaggio", l'unico che sembra credere e agognare con rivalsa alla profezia nefasta dei Cavalieri, ci mette del suo per avverarla e una volta usciti dalle loro tombe li guida fino al paese dove compiono una strage durante i festeggiamenti.
I pochi sopravvissuti fuggono e trovano riparo in una chiesetta dove, invece di unire le forze contro i Cavalieri resuscitati ciechi che attorniano l'edificio, sono preda di gelosie e contrasti individuali che li porteranno alla morte, ma la notte sta per terminare e per alcuni di loro c'è una sorpresa ad attenderli fuori dalla porta.
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La cavalcata dei resuscitati ciechi è un
film scritto, sceneggiato e diretto da Amando de Ossorio (1918-2001), uno dei principali registi horror spagnoli degli anni Settanta. Prodotto nel 1973 tra Spagna e Portogallo per evitare la censura della dittatura franchista contraria all'horror perchè a suo dire "guastava l'immagine turistica e solare del paese", è il secondo capitolo della saga dei Templari resuscitati ciechi, di cui fanno parte: Le tombe dei resuscitati ciechi (1971) La nave maledetta (1974), La notte dei resuscitati ciechi (1975), in Italia è anche noto con il titolo La cavalcata dei morti senza occhi, a seconda delle edizioni video.
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E' indubbio il debito nei confronti dell'apripista del genere La notte dei morti viventi (1968) di George Romero, soprattutto nell'assedio finale con gli umani dentro, i mostri fuori e l'unica salvezza rappresentata dall'auto per la fuga, ma qui oltre all'aggiunta di qualche effetto grandguignolesco molto artigianale com'era nelle possibilità low-budget dell'epoca, curato dallo stesso regista, c'è anche dell'ironia, in particolare nella scena della telefonata notturna al ministro sorpreso a letto con la segretaria - che fantasia! - dove i doppi sensi e le inquadrature sembrano da commedia sexy più che da horror!
Dignitosa l'interpretazione degli attori principali tra i quali troviamo Tony Kendall, Fernando Sancho, Esperanza Roy e Frank Brana, mentre lo score musicale che accompagna la comparsa dei resuscitati ciechi è di Anton Garcia Abril in tutti e quattro i capitoli della serie.
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La pellicola dunque ruota intorno alle figure inquietanti e sanguinarie dei Templari zombie: è qui la (non)novità se vogliamo, il motivo per cui se ne parla e si scrive ancora oggi di De Ossorio (nella foto con una delle sue creature), regista prolifico tra i Settanta e Ottanta di una ventina di film ma ricordato per i Cavalieri ciechi, l'aver inventato queste figure cinematografiche che non hanno avuto sequel dopo di lui, al contrario delle decine di pellicole fotocopia sui morti viventi tuttora sfornate: i morti ciechi armati di spadoni cavalcano destrieri cadaveri quanto loro suscitando ancora fascino tra gli amanti dell'horror d'autore.

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In Italia il film è stato pubblicato per la prima volta in dvd dalla Mosaico Media: cover accattivante che riprende il manifesto originale, qualità audio/video buona, soprattutto prezzo popolare sotto i dieci euro, ma niente extra eccetto una bio del regista.
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