"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Appello ai naviganti!
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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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lunedì 5 dicembre 2011

"E' arrivata mezzanotte con il letto faccio a botte, ora inizia la mia guerra con le bestie della terra..."

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Comincia così la "Filastrocca del Fattore"... mai sentita?

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Allora non avete visto "Nonhosonno" (2001) di Dario Argento, escludendo i due episodi per i Master of Horror americani e "Giallo" (che non ho ancora visto) può essere considerato il suo lavoro migliore dell'ultimo decennio.

Infatti nonostante sia un rifacimento bello e buono di "Profondo rosso" con analogie imbarazzanti, il regista romano realizza alcuni piani sequenza degni di tale nome (quello sul treno e quello della "morte del cigno" a teatro) in puro stile argentiano dei tempi migliori, mostrando come solo lui sa fare la ferocia dell'assassino incalzato dall'eccezionale musica composta dai mitici Goblin (che tra l'altro ha ricevuto una nomination ai Nastri... d'Argento!). Film da vedere, ma evitate la versione televisiva perché tagliata.



Ve ne parlo perché l'altro giorno riordinando delle vecchie cose è uscita fuori una cartellina con alcuni fogli e ritagli di giornale, tra i quali quello dell'anteprima torinese di "Nonhosonno", tratto da La Stampa, il quotidiano storico di Torino, e firmato in calce "d.ca." risale a un decennio fa, lo riporto integralmente per il piacere di condividerlo con Voi in quanto interessante per i nomi di quanti ci hanno lavorato e per i luoghi cittadini diventati set della suspense nonché "pezzo d'epoca", buona lettura.



L'INVESTIGATORE NON DORME
Giovedì 4 gennaio al Reposi il film «Non ho sonno»
Il nuovo giallo di Dario Argento debutta nella città dov'è stato girato



Dario Argento è tornato sul luogo del delitto ambientando il suo nuovo giallo, «Non ho sonno», in quella Torino che ha fatto da sfondo ad alcune delle sue opere migliori: «Il gatto a nove code», «Quattro mosche di velluto grigio» e «Profondo rosso». Così, dopo la mini-anticipazione al Torino Film Festival, il regista ha deciso di scegliere proprio la nostra città per l'anteprima ufficiale del suo ultimo lavoro: la Film Commission organizza infatti, la sera di giovedì 4 gennaio, al Reposi 1 l'anteprima di «Non ho sonno». Appuntamento alle ore 20. Ospiti in sala il regista e due degli interpreti principali, Chiara Caselli e Stefano Dionisi.
Alla sceneggiatura ha collaborato il giallista Carlo Lucarelli, le musiche sono dei Goblin, gli stessi di «Profondo rosso».
«Non ho sonno» inizia con l'uccisione di una prostituta. Dopo sedici anni, si verifica una serie di efferati omicidi che ricordano quel remoto delitto. E nelle indagini viene coinvolto un commissario in pensione (Max Von Sidow) che soffre d'insonnia.
L'ingresso per la serata del 4 è a inviti: alcuni biglietti potrebbero essere messi a disposizione dei torinesi il giorno stesso della proiezione alla Vetrina per Torino.
Il film è stato girato interamente a Torino, dai primi di maggio a metà luglio. Numerosi i set utilizzati: il Teatro Carignano (già location di «Profondo rosso»), l'Istituto di Riposo Vecchiaia di corso Unione Sovietica, una villa di corso Marconi, un condominio di corso Unione Sovietica, via Sommacampagna.
Alla lavorazione hanno preso parte i torinesi Ladis Zanini in qualità di location manager, la scenografa Francesca Bocca, l'arredatrice Vera Castrovilli, Giovanni Gebbia alla steadycam, elettricisti, macchinisti e assistenti operatori. Lorella Chiapatti si è occupata del casting. Fra i numerosi attori locali spicca Roberto Zibetti, nel film amico d'infanzia di Stefano Dionisi.


6 commenti:

Will Dearborn ha detto...

"Nonhosonno" ha qualche buona scena (tra cui quelle che hai ricordato tu) ma purtroppo per il resto è imbarazzante come tutta la produzione recente di Argento: non fa eccezione "Giallo". Dario è un regista finito, e lo dico con la morte nel cuore, che continua a campare di rendita su film vecchissimi, visto che già negli anni '90 il suo declino era sotto gli occhi di tutti...

Fabio Marangoni ha detto...

Ciao Will,

intanto grazie per il tuo commento e per leggere il mio blog, riguardo Dario Argento è facile sparare sulla croce rossa, come si suol dire;-) Scherzi a parte, è verissimo che campa della gloria che fu - ma d'altronde Profondo rosso, Suspiria, Inferno sono e restano roba sua - e che gli ultimi film sono "robina" in confronto (ma oltre lui, in Italia, quanti fanno thriller oggi?), ma è curiosamente già in atto la "rivalutazione", dopo dieci o più anni scommetto che anche "Giallo", che non ho visto, risalirà la china... volenti o nolenti.

ciao,

Will Dearborn ha detto...

Guarda Fabio, posso dirti che anche gli argentiani di ferro (uno è il critico Giona A. Nazzaro, che aveva apprezzato anche Il fantasma dell'Opera) hanno stroncato senza appello "Giallo", su cui io comunque non mi accanirei: è un film anonimo, ma ho visto di peggio.
Ora vedremo questo nuovo Dracula 3D (al festival di Courmayer ne proietteranno 20 minuti) anche se le foto che ho visto non mi fanno ben sperare...

Fabio Marangoni ha detto...

Ciao Will,

senz'altro l'attesa ha il suo peso e fascino, vale per Dracula 3D come fu per Giallo e i precedenti, salvo poi deludere; ricordo quando con gli amici uscii dal cinema dopo aver visto "Il cartaio", in confronto il precedente "Non ho sonno" ci sembrava un capolavoro;-) io cmq resto un "ottimista": nel senso che aspetto sempre di vederlo un film per giudicarlo, e non tutti fanno così.

ciao,

Will Dearborn ha detto...

A proposito di Dracula 3D, spero di farti cosa gradita linkandoti una intervista direttamente da Courmayer: http://www.movieplayer.it/film/articoli/dario-argento-a-courmayeur-dopo-dracula-mai-piu-senza-3d_8943/
Luciano Tovoli alla fotografia, 25 minuti che a quanto leggo fanno una buona impressione... ho avuto un piccolo fremito leggendola, forse uno spiraglio di speranza c'è ancora :)

Fabio Marangoni ha detto...

Ciao Will,

grazie per il link all'intervista, è senz'altro cosa gradita:-)
Stasera me la leggo off-line con calma, a rileggerti!

ciao,