"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

.
.
Appello ai naviganti!
.
Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

.


martedì 23 agosto 2011

Fantasmi di fine stagione

.

Come sempre le migliori sorprese sono quelle inaspettate.

Mi sono imbattutto per puro caso - dato che non mi sembra particolarmente pubblicizzato - nel programma "Haunting", ovvero Fantasmi, sul canale digitale real time (assolutamente gratuito) dal lunedì al venerdì a mezzanotte... e quando se no?!




Ogni puntata di un'ora circa prende in esame storie di "case infestate" raccontate dai protagonisti, le famiglie che giunte nella nuova dimora si sono trovate di fronte a fenomeni inspiegabili, trasformando così la casa dei sogni in un incubo; supportata da una ricostruzione fatta da attori professionisti che ripercorre le varie tappe dalla scoperta delle presenze agli accadimenti fino alla conclusione con la "liberazione" dagli ospiti indesiderati o talvolta alla tollerata convivenza.
Che ci crediate o meno, a bianche lenzuola spettrali e rumori di catene cigolanti, è un viaggio affascinante e a tratti inquietante. Per chi ama l'insolito, da vedere.



Fantasmi di altro genere sono quelli di Canale 5. Tra fine luglio e inizio agosto la rete ha trasmesso le prime due puntate in prima tv de "La profezia d'Avignone" recente serie francese in otto puntate che riprende atmosfere alla Codice da Vinci, la leggenda vuole che Papa Giovanni XXII vissuto nel XV secolo nel palazzo d'Avignone nascose al suo interno una profezia in grado di svelare il futuro fino all'anno 4000. A cercarla c'è la potente setta dei Fratelli di Giuda, mentre il compito di difenderla dalle loro mani insanguinate spetta ad Estelle, giovane direttrice del museo la cui famiglia guarda caso discende proprio da Giovanni XXII.





Insomma qualcosa di diverso dalla solita prima serata del canale, tra fiction e polpettoni per famigliole, un azzardo da piena estate ovvio, infatti è stato cancellato... e dalla terza puntata slittato in "seconda serata" cioé oltre mezzanotte: se gli ascolti erano bassi prima figuratevi dopo, arriveranno alla conclusione?

.
C'era da aspettarselo, peccato, perché questa Profezia è ben diretta e fotografata, non manca l'intrigo e passi se gli attori non sono proprio "incisivi" perché i francesi serie del genere le fanno e le sanno fare - e hanno iniziato loro il filone del mistery in tv con quel "Belfagor"... - vedi anche Zodiaque, da noi diventato Zodiaco ispirato all'originale ma riscritto e girato da Eros Puglielli.






Proprio mentre stavo per pubblicare questo articolo la foto che vedete faceva il giro di giornali, tv e naturalmente del web. Si tratta del presunto fantasma fotografato all'interno del Museo archeologico di Napoli con un cellulare.
La figura cerchiata è ben distinguibile, anche troppo, per statura sembra una bambina con un candido vestitino... Subito sono partite le smentite dei responsabili della struttura, ma sotto sotto, bufala o vera che sia l'immagine è una gran pubblicità gratuita a livello nazionale e oltre che di questi tempi non guasta!



E per finire questa insolita carrellata ectoplasmatica, un po' fantasma sono stato anch'io in questi giorni d'agosto, causa - oltre il caldo soffocante - interruzione della linea telefonica che mi ha privato della connessione Internet, ma non temete, settembre è alle porte e con lui si riparte!

lunedì 8 agosto 2011

Ma quale mare...

.

...qui l'unica acqua che prendo è la pioggia!

.
Quando va bene, perché almeno spezza la cappa d'umidità e i polmoni ringraziano.

.
Se non vi siete ancora allungati sulla sdraio per godervi lo sciabordio del bagnasciuga... siamo in due, infatti questo blog non vi abbandona neanche ad agosto, anzi, vi premia fedelissimi amici! E mica col solito borsone, tazzone, telone, tovaglione delle raccolte punti, no, con un nuovissimo racconto lampo della celeberrima serie "Le ore piccole", fresco di stesura come sempre, pensato e messo su foglio elettronico, si tratta di esperimenti di scrittura, idee condensate in trecento parole, all'interno delle quali sviluppo un personaggio, un'ambientazione e una storia con "un capo e una coda" e un colpo di scena finale, se vi sembra poco...
.

Anche stavolta ho preso spunto dal quotidiano che di più non si può, da un oggetto che chi vive in un grande palazzo non smette di ringraziare l'inventore, ovvero l'ascensore, croce e delizia, che ho scoperto non a caso spesso presente in tante pellicole del terrore; detto questo, non tutte le ciambelle escono col buco, sta a Voi giudicare, buona lettura!
.
.

PS. Vi sarete accorti - spero - dell'appello ai naviganti che campeggia fisso in alto da un po' di tempo a questa parte, ricordo che non ha scadenza ed è sempre valido, io vivo in provincia di Torino ma quando c'è sintonia e buona volontà si può collaborare benissimo a distanza, figurarsi oggi che si fa tutto o quasi attraverso la posta elettronica. Cerco principalmente disegnatori "vecchia maniera" con matite e china - mi piace molto lo stile di Dino Battaglia e Corrado Roi, tanto per fare nomi - e giovani filmaker, registi per dirla alla nostrana, di quelli indipendenti che fanno di necessità virtù facendo tutto da sé: se volete almeno lo spunto per le vostre storie sapete dove trovarlo, scrivetemi.





PIANI PARALLELI


.
È incredibile come la routine si nutra delle cose più insignificanti della vita.
Era quello che pensava Carlo Strambi salutando un giovedì come tanti, valigetta in mano oltrepassando lo zerbino di casa. Fuori il sole spaccava le pietre e lui andava a rinchiudersi in ufficio. Non che fosse uno sportivo, ma sarebbe rimasto volentieri a scaldarsi le ossa in poltrona con un buon libro.
Il rito che si ripeteva con ossessione cronica era quello dell'ascensore.
Lui stava al decimo piano e durante la discesa ogni santa mattina le “fermate” erano obbligatoriamente le stesse e gli stessi a salire.
Al nono raccoglieva il ragionier Salini che puzzava d'aglio, al settimo la nobildonna (!) Marchesi con il barboncino col cappotto, al quinto i figli del suo amico Giovanni che facevano il liceo, poi se Dio voleva era una tirata unica fino al pianoterra dove a dargli il buongiorno c'era la portinaia incazzata con lo spazzolone.
Tutto questo perché ognuno sincronizzava gli orologi meglio di uno svizzero.
Quella mattina però era in ritardo.
L'ascensore fermava ai soliti piani, si apriva e chiudeva come fauci, senza però inghiottire nessuno.
Non salì il siero anti-vampiro, la puzza sotto il naso col pedigree e neanche gli eccitati ormoni adolescenziali. Possibile che fosse bastato un minuto di ritardo?
Era contento quanto sorpreso. Dov'erano finiti tutti?
Senz'altro Clara gli avrebbe dato il buongiorno storcendo il naso mentre agitava come una lancia il “mocio”. Lei non poteva essere sparita.
Invece continuava a scendere. Non si era reso conto che il display segnava un doppio otto dietro un segno negativo. Cominciò a sudare.
Poi di colpo la cabina si arrestò.
Una luce accecante saturava la porta a vetri dell'atrio tanto che le inferiate parevano incandescenti, mentre una nebbia densa s'infiltrava da sotto. Fuori faceva un caldo infernale.


FINE.