Trama: Annalisa Dossi (Andrea Osvart) è una donna che vive sola con la piccola figlia gestendo un bar sull'isola di Malta. Ha un dono: quello della preveggenza. Ultimamente i suoi sogni sono popolati dalla visione di una bambina con indosso una mantellina rossa che fugge da un maniaco sotto la pioggia battente: un vero predatore della notte a caccia dell'innocenza. Si reca alla polizia per metterla al corrente e scopre che il giorno prima è stata rapita una bambina con quelle caratteristiche da lei descritte. Un'altra è scomparsa molto tempo prima e mai più ritrovata. L'unico a fidarsi di lei e a credere ai suoi "presagi" è il poliziotto Harry Chase (Craig Bierko). Il serial-killer sembra prediligere le bimbe bionde proprio come la figlia di Annalisa, Margherita....
L'atteso ritorno in tv di Lamberto Bava fa da "apripista" e si guadagna una sufficienza meritata che emerge anche dalle parole del regista parlando con soddisfazione di un horror - che non è - conscio di averlo girato per un pubblico televisivo con le limitazioni del caso.
Lasciando da parte la scarsa originalità del soggetto - ma quanti lo sono davvero tra thriller e horror? - il punto di forza di questa pellicola sono proprio i presagi del titolo, ossia le "visioni" della protagonista Annalisa, con le quali comincia il film e che qua e là fanno capolino. Proprio la prima fa ben sperare i fan di un certo vecchio cinema, per come è girata da uno che conosce il mestiere come Bava figlio e ricca di suggestioni visive: sotto la pioggia battente, una bambina esce nella notte con una mantellina rossa rincorsa da un orco che cambia forma da ombra a belva scattante, è efficace senza mai mostrare nulla di violento ed è un chiaro riferimento al classico Cappuccetto Rosso.
La seconda è più esplicita: il maniaco di argentiana memoria, tutto di nero vestito con cappellaccio e guanti neri porta in braccio la bimba-Cappuccetto Rosso tra i bagnanti di una spiaggia assolata dove nessuno sembra accorgersi di lui, dopo averla adagiata a terra scava una fossa nella sabbia... finché arriva una cieca che gli dice di sapere dove è sepolta!
Insomma i momenti fantastici sono la parte migliore e più interessante del film, il resto è una trama che corre su binari collaudati e già visti per chi mastica un po' di thriller, compreso il doppio finale.La Osvart è senz'altro bella ma l'avrei fatta doppiare, mentre il nostro Roberto Zibetti interpreta Luke, un fidanzato violento, l'ennesimo ruolo da "cattivo" dopo aver lavorato anni fa col Maestro Dario Argento in "Nonhosonno", sarà un caso?!
Mercoledì va in onda "Sotto protezione" con Adriano Giannini e la regia passa a Edoardo Margheriti.

