"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Appello ai naviganti!
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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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mercoledì 21 luglio 2010

A 'Vulpian ...e due

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Dopo tanto dire, stavolta vi prendo per mano per un giro turistico nel famoso mercatino dell'usato di Volpiano (wow, vi vedo già entusiasti).
Non faccio mistero della mia passione per i mercatini delle pulci, mi piace curiosare tra le cianfrusaglie, in particolare libri, fumetti, dvd/vhs, dischi, cd, musicassette, tutti quelli che sono i miei hobby e passioni insomma, perché spesso "buttato lì" c'è quello che cerco, quello che mai mi sarei aspettato di trovare... e soprattutto a un costo ridicolo, alla faccia delle aste on-line.
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E l'ultima volta è andata così.
Prima domenica di luglio, caldo accecante, ore tre del pomeriggio: mi armo di coraggio, sandali e cappellino. Arrivo alla piazza, eccoli là i temerari venditori, parcheggio all'ombra e mi avvio. Ci saranno una ventina di espositori, molti organizzati con cavalletti e banchi, qualcuno con i teli per terra, ma tutti con ombrelloni da spiaggia per ripararsi dalla canicola. Le pur numerose piante della piazza sono troppo giovani e non offrono macchie d'ombra.
Adocchio il venditore del mese scorso: ha una bella scelta di dvd. C'è di tutto, dal documentario sugli egizi al film uscito in edicola col settimanale. I titoli sono quelli dell'altra volta, ma oggi ha abbassato il prezzo: quattro euro.
Scelgo il dvd che vedete in copertina, "Il giorno del cobra", regia muscolare di Enzo G.Castellari con Franco Nero, un poliziesco italiano ma americanissimo nella geografia. Da notare che il dvd è nuovo, ha ancora il cellophane originale, appartiene a una serie uscita in edicola il cui costo è sui dieci euro.
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Stavo per andarmene soddisfatto quando buttato in uno scatolone scorgo un fumetto e quasi non ci credo: "Dario Argento presenta Profondo Rosso"!
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Fa parte di una serie di albi usciti in edicola tra il '90 e il '91, storie presentate dal regista romano talvolta originali e con chiari riferimenti alle sue pellicole - con un'eroina dall'emblematico nome di Stella... Holmes! - altre trasposizioni di classici dell'horror della Hammer Films in versione a fumetti, come nel mio albo Dracula e Frankenstein (la copertina non è quella in foto, la mia è Edizioni Eden "Collection" n.1), non mancano nel mezzo due paginette con news dal mondo argentiano, come l'ultimo film nelle sale o l'intervista... di tutto questo sapevo ma non l'avevo mai visto fisicamente neanche nelle bancarelle più fornite di Torino. E invece era lì nel misconosciuto mercatino di Volpiano... per un euro. Non ci penso due volte.
Se fate una ricerca su e-bay, per citare il posto più conosciuto per cose del genere, vi accorgerete che il prezzo di partenza è dieci volte tanto.
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Insomma con cinque euro mi sono visto un film godibile e letto un fumetto da collezione... quando con la stessa cifra non ti fanno entrare neanche al cinema di lunedì!


E ora un po' di storia.
Il suolo dove si svolge il mercatino mensile ha una storia curiosa. Guardate la cartolina d'epoca.
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Entro quelle mura che delimitano la chiesa c'era il cimitero, sorto nel 1806 durante l'occupazione francese del Canavese, il quale fu "chiuso" soltanto nel 1964, con tanto di esumazioni delle salme e trasferimento dall'altro capo del paese dove era stato costruito il nuovo camposanto in pieno Ventennio: 1932.
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Intorno alla chiesa è stata poi creata la piazza omonima, Madonna delle Grazie, che è la più grande del paese e quella che ospita il mercato, feste, manifestazioni e persino il luna-park. Proprio all'interno del Santuario, interessato l'anno scorso da un restauro interno ed esterno è stata fatta una scoperta che ha interessato le Belle Arti... ma questo ve lo racconto nella prossima puntata;-)

giovedì 8 luglio 2010

Misteri di carta, carte del mistero

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................ ..... ... "Torino è una scatola magica. Basta sollevarne il coperchio e saltano fuori le cose più impensate, i tipi più curiosi, che ti raccontano storie arcane, affascinanti come fiabe."
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Sono parole tratte da un vecchio articolo di "Stampa Sera" (no, non ho un archivio speciale sotto il letto, è riportato sul libro che sto leggendo), a pronunciarle un grande uomo del Novecento, sempre troppo poco ricordato, scrittore, giornalista nonché pittore (fantastici in tutti i sensi i suoi dipinti): Dino Buzzati.
Di lui finora ho letto due opere, poco, ma abbastanza per farlo rientrare tra i miei autori italiani preferiti e fra quelli a cui guardo quando scrivo. La prima è "Il deserto dei tartari", romanzo, uno dei pochi dell'autore che prediligeva la narrativa breve, storia di un giovane ufficiale di stanza in un fortino nel mezzo del deserto nell'attesa infinita ed estenuante del balenarsi all'orizzonte di un fantomatico invasore; l'altra, più significativa, è "La boutique del mistero" raccolta di quella che era la specialità di Buzzati, il racconto fantastico intessuto nel quotidiano, fatto di situazioni e gente comune che si trasformano in personaggi surreali e grotteschi, ma sempre metafora della vita e dei suoi mali e dubbi.
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Quest'ultimo in particolare l'ho scoperto per caso e con lui il suo autore che prima conoscevo solo "per sentito dire". L'ho acquistato anni fa nell'ormai famoso mercatino delle pulci volpianese, forse per un euro o meno, l'edizione era quella abbinata a un quotidiano, mi pare l'Unità, copertina bianca con una finestra che apre le imposte sul cielo... dell'immaginazione. Consigliato (non aggiungo "caldamente" viste le temperature attuali...).

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PS. Ricordo che questo posto non va in vacanza, non fa pause, ferie, soste alcuna, non ritarda: è sempre aperto anche in agosto, quindi continuate a passare di qua perché ne vedrete delle belle, non mi ferma la calura, la canicola e l'afa messe insieme, semmai l'interruzione della linea telefonica per cinque giorni... ma questa è un'altra storia!