"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Appello ai naviganti!
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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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domenica 30 ottobre 2011

E se dicessi "Giacomo il lanternino"?

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Malocchio e gatti neri, malefici misteri
il grido di un bambino bruciato nel camino
nell'occhio di una strega, il diavolo s'annega
e spunta fuori l'ombra: l'ombra della strega!
La vigilia d'Ognissanti han paura tutti quanti:
è la notte delle streghe!
(Chi non paga presto piange!)

Così canticchiano (nella versione doppiata in italiano, la filastrocca originale la leggete sotto) i bambini mascherati correndo lungo il viale autunnale all'inizio di Halloween - La notte delle streghe pellicola cult che ha segnato il genere horror, e non solo, e pietra di paragone e ispirazione per molti a venire, diretta nel 1978 da John Carpenter.
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Se non amate l'aspetto più consumistico legato a costumini, appendini, piattini, candeline e zucchette di plasticaccia "made in china" ma vi interessa davvero conoscere l'origine della tradizione di questa festa anglosassone divenuta soprattutto una moda da noi, leggete le sue lontane origini qui, e scoprirete che in fondo la storia di Jack o' Lantern non è molto diversa da certe leggende popolari che raccontavano gli anziani (di una volta) davanti al camino, la si sarebbe chiamata proprio "Giacomo il lanternino" fosse nata qui in qualche sperduto borgo dell'Appennino o nella Bassa Padana, farà un po' sorridere forse, ma dietro il buffo nomignolo si cela il mistero comune ad altri personaggi dell'immaginario fiabesco.

Black cats and goblins and broomsticks and ghosts.
Covens of witches with all of their hopes.
You may think they scare me. You're probably right.
Black cats and goblins on Halloween night.
(Trick or treat!)





Non siete stati invitati a nessuna cena, party o ballo in maschera nel solito locale che non perde occasione di fare cassa con "feste a tema" qualunque esse siano?!


Non prendetevela, fate scorta di patatine e accomodatevi in poltrona perché la notte del 31 ottobre Rai Movie a partire dalle ore 21.00 ci delizia con la "Maratona Dario Argento" (vedi il simpatico promo sotto) trasmettendo uno di fila all'altro (quasi) non-stop: L'Uccello dalle Piume di Cristallo, Il Gatto a Nove Code, Suspiria, Tenebre e Phenomena... capolavori da non perdere!!!

venerdì 21 ottobre 2011

"Potevamo stupirvi con effetti speciali..."

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...diceva una famosa pubblicità di televisori degli Anni Ottanta. Bei tempi!


Io non ho a disposizione raggi laser e alabarde spaziali e neanche il temibile invasore "spara-pubblicazioni a raffica", non mi servono perché ho questo spazio libero, non vendo televisori ma il mio mestiere è raccontare storie e più la Vostra fantasia è fervida e grassamente nutrita di letture e suggestioni più saranno reali, non solo, cerco anche di annodare più fili assieme, di raccogliere quelle coincidenze e analogie del vivere che sfuggono agli altri.

E proprio di una di queste voglio parlarVi. Niente di eclatante, ma tanti piccoli indizi che inconsciamente mi hanno portato (forse!) a scrivere il racconto che potete leggere se fate "Le ore piccole" come me, altrimenti... va bene anche diurno, ma non fa lo stesso effetto;-)
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Forse sarà stato l'acquisto di una maglietta con un famoso personaggio Marvel (che gli 883 hanno ucciso!?), la visione di un misconosciuto film horror di Gianfranco Giagni e poi la lettura casuale dell'albo ad esso ispirato e magistralmente disegnato da Corrado Roi, il n.110 di Dylan Dog scovato al mercatino delle pulci, oppure l'esemplare che ho sulla scrivania conservato in un cubo di resina, sarà che ci vuole pazienza e arte come ce l'hanno solo loro per tessere una tela intricata e misteriosa come quella della omerica...


PENELOPE


“Ragno porta guadagno” gli diceva sempre la sua dolce nonnina e lui lo pensa tuttora ne vede uno penzolare dal muro di casa prima di schiacciarlo.
Anche adesso che si aggira meticoloso tra gli scaffali dei prodotti per la disinfestazione e fa scorta di esche avvelenate per blatte e insetticidi contro formiche, si rincuora del fatto di aver vinto battaglie ben più perigliose: non si sarebbe fermato davanti a qualche infido aracnide.
Ultimamente è un'invasione: tozzi e neri oppure teste di spillo con lunghe zampe scheletriche, l'altra sera sulla scrivania uno l'attendeva immobile nell'oscurità.
Mentre sistema gli occhialini sul naso gracile, passa il vecchio proprietario del consorzio agricolo che conosce da una vita, uno che di parassiti se ne intende.
«Dove ce n'è uno ci sono mille! Non avrai un nido in casa? Passa da me che ti do la roba giusta.»
L'indomani ritira due bombolette spray ruggini con una cannula per spruzzare nei recessi più profondi. Non recano etichetta. Roba fatta in casa: un mix micidiale.
Il vecchio contadino rincasa con un ghigno storto borbottando qualcosa d'incomprensibile, la faccia come una prugna rinsecchita.


Fredde ombre nere avanzano meccaniche nel buio ovattato sul tappeto sospeso di fili invisibili, migliaia di zampe come aghi protese verso la sua faccia, pronte a stringere, a strappare la carne...
Marzio scatta a sedere sconvolto, gonfio e madido di sudore. È stato solo un incubo. Ieri prima di coricarsi ha spruzzato ovunque il veleno, sono tutti morti ormai da ore.
Sono le sette del mattino. Strano il sole ancora non penetra dalle imposte.
Qualcosa ostacola la vista. Come una coltre davanti agli occhi. Anche sulle braccia e le mani qualcosa di appiccicoso impedisce di muoverle. Dove ci sono i figli c'è una madre pronta a tessere una tela molto più grande e robusta.


FINE.


venerdì 7 ottobre 2011

Fatevi guidare dalla dolce mano della Rosa Bianca





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Forse chi di Voi segue dagli inizi il mio blog e ha una buona memoria da elefante ricorderà quando parlai de "La dolce mano della Rosa Bianca" del promettente regista italiano Davide Melini. All'epoca il cortometraggio, della durata di 16 minuti girato in inglese e successivamente doppiato in spagnolo e italiano, era in produzione, oggi è terminato e in pochi mesi ha fatto incetta di premi e riconoscimenti in giro per il mondo che non basterebbe la classica cover di un normale dvd per elencarli tutti (2011: Finalista nel "Horror Quest Film Festival" (USA) - Premio Speciale 'Tiziano Berardinelli' nel festival "Pectoranum Movies" (Italia) - Finalista nel "Epizephiry International Film Festival" (Italia) - Finalista nel "Roma3 Film Teatro Festival" (Italia) - Finalista nel "Kardiopalmo Thriller Horror Cine Festival" (Italia) - 3º Miglior Film nella "1ª Muestra de Cine de Fuengirola" (Spagna) - 2010: 2º Miglior Film Indipendente dell'Anno (e unico corto nel podio) nel festival "Indie Horror" (Italia) - Finalista nel "The Independent Artists Film Festival" (USA) - Finalista nel festival "Jonio in Corto" (Italia) - Finalista nel "South African Horrorfest" (Sud Africa)... e altri ancora che potete leggere sul sito del regista stesso).
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E tutto questo invidiabile palmares con un budget risibile che fa onore - in confronto ad altre produzioni blasonate che non vincono neanche il melone d'oro - di soli 2000 euro e una durata della lavorazione di circa un anno - ma allora perché non se ne sente parlare da noi?!



Semplice, il corto è stato girato in Spagna, con attori (i protagonisti li vedete sopra, quello maschile almeno!) e troupe spagnola, la "prima ufficiale" é avvenuta l'8 aprile 2010 a Málaga ed è stato trasmesso per la prima volta dalla televisione spagnola (in "PTV Málaga") il 10 Agosto 2010, ma se ne parlo tanto è perché finalmente è arrivato il momento di vederlo anche in terra natia, il giorno 6 ottobre alle 20:30 all'interno del programma "Short Stories" (canale Coming Soon Television, uno dei nuovi acquisti della tv digitale terrestre dedicato al cinema) replicato venerdì 7 alle 10:30 ed alle 23:00 e martedì 11 alle 12:30, inoltre la notte di Halloween "La dolce mano della Rosa Bianca" sará visibile .gratuitamente, niente di meglio per celebrare un cortometraggio horror.
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Sì perché le atmosfere del film di Melini sono ammantate di mistero, questo il plot:

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"Quante volte succede di avere una giornata storta? Quante volte si pensa di fuggire da tutto e da tutti? È esattamente quello che succede a Marco. Per dimenticare l’accesa discussione con la sua fidanzata, decide di prendere l’auto e fuggire il più lontano possibile. Ma una piccolissima disattenzione, cambierà per sempre la sua esistenza…".
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Official teaser HD





Come annuncia la frase lancio "Non riuscirai a sfuggire al tuo destino" grazie a una solida sceneggiatura e a un bel gusto per l'inquadratura sempre ricercata e in movimento fluido della macchina, lo spettatore si vede proiettato nel mezzo di una serata come tante in un disco-pub, atmosfera Seventies e balli sui tavoli, per poi prendere una piega ben diversa: qui fatalmente s'incrociano i destini dei due protagonisti, tanto diversi quanto accomunati da una storia, questa, lungo una strada. Davide Melini lo fa con i meccanismi della suspense che conosce - vedi The Puzzle, il suo precedente lavoro - ma l'intento nasconde un messaggio preciso, che sfocia nel finale rivelatore supportato da un'ottima fotografia - tanto più in notturna - e sottolineata dalle musiche, un inaspettato appello sociale a riflettere, dolceamaro e poetico che gli fa meritare due volte ogni premio e riconoscimento finora assegnatogli.

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E' quindi per me un piacere oltre che un orgoglio per questo spazio che gestisco, ospitare la recensione che va ad aggiungersi alle altre 21 attuali (di cui 7 americane, 1 inglese, 2 spagnole), invitando altri giovani cineasti, soprattutto di genere fantastico e horror, a fare altrettanto: scrivetemi e ci sarà spazio anche per Voi.