"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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sabato 17 novembre 2012

Manhattan Baby

(1982)

Il mistero non è attorno alle cose...
ma dentro le cose stesse.”
H.P. Lovecraft 





Famiglia americana in vacanza in Egitto: il padre archeologo sta studiando una tomba che ha fama nefasta, intanto madre e figlia visitano la città. Durante la visita la bambina viene avvicinata da una megera cieca che gli consegna nel palmo della mano un antico monile sentenziando: “Le tombe sono dei morti”, poi scompare.
Al ritorno a Manhattan Susy manifesta strani comportamenti nei quali coinvolge anche il fratellino, la babysitter svanisce nel nulla e altri fanno le spese di quella che sembra una vera maledizione gravitante intorno a lei. L'inquietudine cresce a tal punto che i genitori non sanno a chi rivolgersi finché...

Secondo alcuni vagamente ispirato all'Esorcista – nella tematica della possessione, ma il titolo richiama più “Rosemary Baby” di Polanski... - “Manhattan Baby” segna un prima e un dopo nella carriera registica del Maestro romano, in quanto è l'ultimo film prodotto da Fabrizio De Angelis/ Fulvia Films, dopodiché Fulci tenterà strade diverse dai post-atomici ai thriller erotici con risultati altalenanti e produzioni effimere e nondimeno l'aggravarsi della malattia che lo porterà alla morte, il diabete.
Coadiuvato dalla fidata squadra di collaboratori capaci e d'esperienza ( Dardano Sacchetti alla sceneggiatura, Massimo Lentini alla scenografia, Vincenzo Tomassi al montaggio, Guglielmo Mancori direttore della fotografia e le musiche originali di Fabio Frizzi) Fulci realizza un suggestivo mix di tensione progressiva, un'inquietudine persistente senza eccedere nella truculenza mostrata che lo aveva caratterizzato finora, ma insistendo sulla possessione diabolica, sul Male e sui quei primi piani stretti di occhi talvolta attoniti nel caso dei genitori o quelli ambigui della bambina.

Girato tra Manhattan e l'Egitto eccelle per un'ottima fotografia che non ci risparmia le sabbie dorate d'Oriente come i crepuscoli tra i grattacieli, in particolare si unisce alla tecnica nell'apparizione della vecchia cieca all'interno del “chiosco” arabo quando Fulci usa con sapienza la messa a fuoco alternata delle due figure sfruttando le geometrie dell'edificio provocando la trance mentale dovuta all'incantesimo in cui piomba la piccola Susy come lo spettatore assolutamente sorpreso quanto lei dall'apparizione.
Ma la scena che molti ricordano quale firma artistica del Maestro è la morte dell'antiquario Marcato, omaggio all'Hitchcock più “horror” de “Gli uccelli” ben più crudeli e fantasmatici.

Manhattan Baby è un'opera che sembra essere stata riscoperta dopo la scomparsa dell'autore, come altre considerate “minori”, in realtà io l'ho amato dalla prima volta che lo vidi trasmesso in qualche tv privata, perché unisce quella raffinata poesia macabra fulciana al misterioso mondo dell'Antico Egitto di cui sono appassionato; fu distribuito per la prima volta in Italia dalla Avo Film di cui conservo il dvd.

Lo scorso 10 ottobre è stato trasmesso dal canale Rai Movie nell'ambito del ciclo di pellicole “Cento Pallottole D'Argento” (finora primo e unico film di Fulci a dispetto di titoli ben più importanti) presentato da Dario Argento che ha ricordato l'incontro con il regista romano durante l'ultimo periodo della sua vita e la scomparsa improvvisa a pochi giorni dall'inizio delle riprese di “Maschera di cera” film atteso che l'avrebbe riportato nelle sale.




Cast: Christopher Connelly, Martha Taylor, Brigitta Boccoli, Giovanni Frezza, Cinzia De Ponti, Laurence Welles, Andrea Bosic, Carlo De Mejo, Vincenzo Bellanich, Mario Moretti.

Nel cast inoltre figura un attore d'eccezione: lo stesso Lucio Fulci, il quale soleva fare un cameo nei suoi stessi film, piccole parti, stavolta nei panni di un medico che facendo una lastra alla piccola Susy ricoverata in ospedale scopre un'inquietante e sbalorditiva presenza dentro il suo torace...



2 commenti:

Ivo Gazzarrini ha detto...

I film di Fulci hanno qualcosa che altri film non hanno. Anche i suoi peggiori. Dovrò rivederlo ma ricordo che lo trovai molto interessante.

Fabio Marangoni ha detto...

Ciao Ivo,

concordo, anche il "peggior Fulci" ha qualcosa di particolare, forse quello humor nero, vedi "Quando Alice ruppe lo specchio"... questo è niente male, te lo consiglio, io lo rivedo sempre volentieri,

ciao e grazie per la visita;-)
Fabio