"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

.
.
Appello ai naviganti!
.
Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

.


giovedì 24 maggio 2012

Sete di passione

L'avventura di una sorgente spaziale
.
Le mostre sono un piacere visivo e soprattutto un modo per imparare qualcosa trovandoselo lì di fronte, in bella mostra appunto.
.
Così mi è capitato alla suddetta mostra di modellismo di Volpiano scoprire una storia che pochi sanno, italiani e piemontesi visto che riguarda questo territorio, di un uomo e di una montagna. Ma partiamo dall'inizio, ovvero dallo stand della Smat (Società Metropolitana Acque Torino) che ha attirato la mia attenzione grazie al cartellone avveniristico dove due astronauti passeggiano sul suolo rosso (forse Marte?!) e la scritta "Acqua Smat l'acqua preferita dagli astronauti". Prendo una cartolina, come faccio spesso in queste occasioni raccogliendo i vari depliant, e a casa leggo con calma il retro:



 
"9 maggio 1952: il razzo AR-3 progettato da Aurelio Robotti decolla dal Pian della Mussa. È il primo razzo italiano a combustibile liquido a volare con successo. Quasi sessanta anni più tardi è l'acqua del Pian della Mussa a decollare verso lo spazio per rifornire l'equipaggio americano della Stazione Spaziale Internazionale.

Infatti, tra le diverse fonti di approvvigionamento gestite da Smat, l'acqua del Pian della Mussa arriva alla Centrale di Venaria, in via Stefanat, ed è destinata agli astronauti americani. Dalla Centrale di Regina Margherita, a Grugliasco, viene invece prelevata l'acqua per i cosmonauti russi, secondo le diverse specifiche richieste dai capitolati tecnici russo e americano."
.
Insomma russi e americani non vanno d'accordo neanche sull'acqua da bere in orbita!
Scherzi a parte, sorpreso e incuriosito dalla notizia ho cercato di saperne di più, nel modo più semplice, ovvero con una veloce ricerca web, e sono bastate poche righe di Wikipedia a far luce su un nome sconosciuto per me:
.
"Aurelio Robotti (1913-1994) ingegnere, tenente del Genio Aeronautico e docente del Politecnico di Torino, è stato uno dei pionieri delle attività spaziali in Italia, soprattutto nel campo della propulsione a liquido, che studiò a partire dalla fine degli anni quaranta."
.
Quando si dice il destino racchiuso nel nome (Robot...), il genio e la passione di quest'uomo che per periodo storico e genere di studi mi sento di paragonare al famoso von Braun tedesco, lo portarono a sperimentare sistemi diversi di combustione per i suoi missili AR, dalle sue iniziali, e a scrivere decine di articoli tra i quali sull'utilizzo dell'energia solare, soltanto oggi parzialmente sfruttata, e addirittura sui vantaggi di una base lunare!
.
Di quel lontano 9 maggio c'è una foto in bianco e nero emblematica: il piccolo razzo sperimentale puntato verso il cielo e dietro la montagna e la sua sorgente, quella dove scorre la stessa Acqua che oggi vola lassù dove quel sogno dell'esplorazione spaziale continua.

venerdì 11 maggio 2012

Mostri in... mostra



Qualche giorno fa si è celebrata un'importante Festa, ma qui, a Volpiano, Vulpian, il 1° maggio da un po' di anni a questa parte è anche il giorno dell'inaugurazione della mostra-concorso di modellismo che si svolge nella Sala Polivalente, curata dal Club Michelin di Torino, dalla Proloco e CIMS.


Giunta alla "XI edizione", e da me sempre attesa con curiosità e quest'anno con un motivo in più perché sto realizzando i miei primi lavori in scala (due aeroplani della Seconda Guerra Mondiale), appena ho visto l'avveniristica locandina che vedete sopra, mi sono entusiasmato più del solito, perché il tema "Fantasy, fantascienza e astronautica" mi ha portato indietro negli anni, a quei film, quei mondi e quei mostri - alieni e umanoidi - di cinema e letteratura indimenticabili... e così è stato.
Seppur piccola nelle dimensioni c'erano esposti lavori pregevoli fatti con passione da modellisti esperti, così sono tornato a imbracciare la mia fotocamera per questo reportage amatoriale per Voi che seguite il mio blog, allacciate le cinture, accendete i motorazzi, pronti al decollo... e provate a riconoscere nelle foto i protagonisti di famose serie tv, film, cartoni giapponesi e quelli partoriti dall'immaginazione dei creatori.
























Soddisfatti?! Non finisce qui, il viaggio nell'iperspazio continua nelle prossime foto... a breve su questo e solo questo, Blog!!;-)


martedì 1 maggio 2012

Habemus Zodiacum

Dopo quattro anni d'attesa dalla prima parte, arriva "Il libro perduto"
.
Chi legge questo bizzarro blog fin dagli esordi del 2008 - quanto tempo eh? - sa di cosa parlo e perché ne parlo, dopo averlo invocato invano nei miei articoli, avevo perso la speranza di vedere questa seconda parte di una storia che mi era piaciuta, "Zodiaco" appunto, diversa per tematiche dal resto delle produzioni televisive, caso unico purtroppo, e anche meglio diretta e recitata. Infatti dopo essere stata accolta al Festival di Roma e aver ritirato il premio per la miglior sceneggiatura tra le fiction presenti, si erano perse le tracce... finché l'11 aprile scorso Raidue ha messo in onda la prima puntata!




La storia riparte là dove era finita, ossia dal piccolo Riccardo Santandrea (Marc Louis Tainon), ora diventato adolescente segue le orme di famiglia e si iscrive al prestigioso collegio San Filippo. La zia Ester (Antonia Liskova) è attesa la mattina del giuramento degli studenti ma durante il tragitto ha un tragico incidente. Scosso il ragazzo decide comunque di frequentare la scuola.



A espletare le normali prassi della polizia dopo il ritrovamento dell'auto di Ester precipitata dal ponte, c'è l'affascinante ispettore Eva Gruber (Magdalena Grochowska), il caso sta per essere archiviato come normale incidente non fosse per il ritrovamento di un notes tra gli effetti personali della vittima, sul quale sono annotati commenti sul collegio S.Filippo e su qualcosa che sembra nascondersi, nonché il nome di Julian (Sergio Assisi), amico di Ester, con il quale aveva scoperto qualcosa di importante che intendeva comunicare quella stessa mattina.


Nel frattempo, Matteo (Andrea Bosca) ovvero il killer detto Zodiaco, rinchiuso in un carcere di sicurezza "sente" grazie a quella sorta di legame mentale che unisce due gemelli, che la sorella Ester è morta, non solo, ma ha la certezza che è stata uccisa e vuole vendicarla. Riesce ad evadere con uno stratagemma e si dà alla macchia braccato dalla polizia.


Intanto Eva fa la conoscenza di Julian Savelli, sedicente archeologo, dongiovanni e non solo... con licenza di indagare di Sua Maestà Britannica in quanto agente di Scotland Yard, il quale è convinto che i sotterranei del collegio San Filippo nascondano la sede di una potente setta, detta dei Divinanti in quanto ispirata e legata a Nostradamus che ivi insegnò, la quale plagia gli studenti, proprio quello che sembra stia per accadere al giovane Riccardo Santandrea accolto nel "club esclusivo"...


Ma non basta: lo Zodiaco torna a colpire accompagnando i delitti dalla solita enigmatica quartina.
Questa volta nel mirino c'è la famiglia Daverio, proprietaria del prestigioso collegio, che sembra nascondere un terribile segreto... facile dare la colpa a Matteo, che invece vorrebbe solo tornare insieme alla ragazza che amava prima che cominciasse tutto, Lea, figlia del preside.

E non vado oltre, perché la trama è complessa e ho svelato anche troppo per come la penso io, ma basterebbe questo per stimolare la visione e invece no, quando il pubblico è abituato a pane e salame storce il naso se gli offrite la nutella... inoltre la dura legge degli ascolti non fa sconti (nel bene e nel male) a nessuno, così dopo la seconda puntata Raidue ha sospeso la miniserie trasferendola su Rai Premium, il canale digitale rifugio e paradiso delle fiction, non solo, ha deciso di riproporla dall'inizio, ogni lunedì, perciò per chi come me è in attesa della terza parte la vedrà il 7 maggio alle 21.00 e il 14 la conclusione, questo è stato deciso al momento in cui scrivo.


Il giudizio espresso non può che essere parziale in quanto l'opera non è conclusa nella messa in onda, ma sostanzialmente è positivo, non ha deluso l'attesa.


Temevo la sostituzione alla regia di Eros Puglielli con Tonino Zangardi, che non conosco come regista, invece dimostra di sapere il fatto suo anche in un genere come questo, dove per la suspense contano gli "scatti" e i movimenti di macchina così da sembrare più cinematografica e meno "fiction con faccioni" grazie anche alle soggettive e ai campi lunghi supportati da un'ottima fotografia che sfrutta le suggestioni del paesaggio innevato intorno al collegio e al paesino di "Castel del fiume", localizzato nell'immaginario narrativo fuori Torino, nella realtà nei pressi di Praga.

Perché mi spremo tanto per Zodiaco?
Semplice, perché è un caso più unico che raro nelle produzioni televisive di oggi, una storia incentrata sul mistero, sull'esoterismo, una setta e i suoi intrighi, un segreto di famiglia, ingredienti facili da trovare negli sceneggiati in b/n dei primi Settanta, poi lentamente accantonati, per temi come mafia, gialli blandi, drammoni e biografie storiche noiosissime... allora il mistery faceva grandi ascolti, da Festival di Sanremo, sarà che c'erano due soli canali?! O forse il pubblico era diverso. Eppure Raidue trasmette serie poliziesche americane non troppo distanti da Zodiaco, certo altri ritmi, personaggi e vicende, ma la "famiglia" di suggestioni è quella.


Dispiace per la sospensione e il trasferimento su Premium, è una sconfitta che non sprona in questa direzione le future produzioni, nonostante si dica che si cercano "generi nuovi per la fiction" o di recuperare appunto quelli abbandonati come il mistero, il soprannaturale nonché la fantascienza, insomma Nostradamus questo non l'aveva previsto... e neanche che magari fra dieci, quindici anni qualche "lungimirante critico" rivaluti questa serie e la precedente tessendone lodi: questo mio articolo resterà a memoria degli... smemorati!