Il riferimento non è al quotidiano ma neanche troppo velato al famoso capolavoro di Lewis Carroll che ho dichiaratamente omaggiato nel mio ultimo racconto. Ma partiamo dall'inizio.
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Stanno per essere resi noti i vincitori della IX edizione di "300 Parole per un incubo", seguito concorso di scrittura horror per storie che non superano appunto le trecento parole, indetto da anni dal sito Scheletri.
In passato partecipai alla prima edizione piazzandomi tra i primi dieci, incoraggiato mi riproposi alla seconda ma complice un racconto non entusiasmante scivolai in basso nella classifica, idem la terza volta (questi racconti potete leggerli cliccando sul mio profilo all'interno del sito medesimo) e da allora non tentai più.
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Finché il mese scorso, sull'onda di quella che reputo una buona idea e soprattutto dell'allenamento personale nell'imbastire storie brevissime maturato dalla serie "Le ore piccole", che Voi che mi seguite conoscete bene, ho deciso di partecipare nuovamente, per mettermi alla prova e per il gusto del gioco.
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In questo momento, mentre scrivo, la classifica finale non è stata ancora pubblicata, qui - http://www.scheletri.com/racconto2817.htm - potete leggere il mio racconto, ma i commenti - graditissimi - scriveteli qua!:-)
In questo momento, mentre scrivo, la classifica finale non è stata ancora pubblicata, qui - http://www.scheletri.com/racconto2817.htm - potete leggere il mio racconto, ma i commenti - graditissimi - scriveteli qua!:-)
2 commenti:
Siccome sono curiosa sono andata a leggere il racconto che non ha deluso le mie aspettative!! Come al solito mi ritrovo a farti i complimenti per l'idea originale e paurosa ^_^
Ciao Francesca,
siccome anch'io sono curioso... guardo sempre se qualcuno lascia un commento, grazie mille!;-)
Grazie anche per aver apprezzato il racconto, per la cronaca la classifica è stata pubblicata giorni fa e tutti possono vederla: il mio si è piazzato trentottesimo "a pari merito" con altri dodici... su 119 racconti pervenuti.
Questo racconto, più di altri, lo vedrei benissimo come cortometraggio, me lo sono "visto" nella testa mentre lo scrivevo.
ciao,
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