"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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mercoledì 8 ottobre 2008

Lughnasadh

E' anche il titolo del mio racconto presente nell'antologia "Stregonesque".
Ho scritto "anche" non a caso, perchè Lughnasadh, che per assonanza potrebbe richiamare alla memoria i Miti di Lovecraft, è in realtà un'antica festa pagana di origine celtica, tuttora celebrata.


Detta anche Lammas (Festa del pane) dai sassoni, cade il 1° agosto e segna l'inizio della stagione dei raccolti, è la prima delle tre feste ad essi dedicata, in particolare a quello del grano che ne chiude il ciclo della vita, è un ringraziamento alla terra per i suoi doni.
Un tempo si celebrava con una veglia per il dio del Sole (Lugh) con danze, giochi e fuochi, tutti i riti miravano ad assicurare una stagione di frutti generosi in quanto in passato dalla stessa dipendeva la sopravvivenza della tribù durante i freddi mesi invernali, a questo pro si praticava la raccolta dei mirtilli a scopo divinatorio: se la quantità era abbondante si riteneva lo sarebbe stato anche il raccolto.
Inoltre era usanza costruire delle piccole capanne coperte di fiori in riva ai corsi d'acqua dove gli innamorati dormivano insieme la vigilia della festa, il 31 luglio.


Tutto questo, e molto altro che si può trovare nel web, lo ignoravo fino al giorno che mi capitò sotto gli occhi un'intera pagina dedicatagli sul settimanale di cronaca locale.
In quel periodo stavo scrivendo una storia ambientata nel mondo rurale d'altri tempi che legava bene con l'atmosfera misteriosa e pagana dei riti descritti negli articoli - che conservo ancora in una cartelletta - tuttora presenti nella tradizione delle valli della provincia torinese.

Ispirato, aggiunsi del mio mescolando la verità con la fantasia, le leggende popolari con il folklore, ma il titolo l'avevo già trovato.
Nel racconto sono presenti almeno un paio di citazioni cinematografiche e una letteraria di una famosa favola, più quelle inconsce... buona ricerca.

Da notare che il libro è stato segnalato da HorrorMagazine, il più autorevole portale italiano del genere:
http://www.horrormagazine.it/notizie/2336/

(Nell'immagine: una lamia)

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