"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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venerdì 17 ottobre 2008

Una buona annata



Quella del '06/'07, quando Magnetica Edizioni mentre pubblicava interessanti autori, esordienti e non, promosse tre nuovi concorsi letterari aperti a tutti.
Un paio erano ispirati dall'opera di due grandi autori quali Edgar Allan Poe e Bram Stoker, mentre il terzo alla figura affascinante e misteriosa del gatto nell'immaginario della narrativa del mistero, intitolato "Gatti dal Buio".

Visto l'esito positivo di "Stregonesque", decisi di partecipare ad almeno uno dei tre.
Caso volle scelsi quello dedicato ai felini e l'unico purtroppo che giunse al traguardo alcuni mesi dopo, gli altri infatti vennero sospesi.

L'antologia "Gatti dal Buio" con i migliori racconti uscì regolarmente con la copertina che vedete (le altre due anch'esse ufficiali e pubblicate sul sito dell'editore all'epoca, scomparvero, ma conservo i files), i contenuti spaziano nel filone fantastico classico e nelle leggende della tradizione che fin dai secoli scorsi li ha visti protagonisti, o apparizioni fuggevoli, di centinaia di storie dei più celebri autori mondiali, quindi adatta a tutti i palati.
La mia s'intitola "Fobia" e per certe assonanze con il famoso "Gatto nero" poteva starci bene nel concorso dedicato a Edgar A.Poe....

"Il Gatto: simbolo del mistero, della dolcezza e dell’aggressività insieme; talvolta felino pericoloso, talvolta grande amico dell’uomo.
Venerato e deificato nell’antico Egitto, fu perseguitato nel Medioevo come animale diabolico.
Comunque lo si voglia considerare, il gatto ha sempre una sua specifica peculiarità, che è quella di dilatare enormemente le pupille al buio, assumendo un aspetto enigmatico e minaccioso. I suoi occhi lanciano dal buio una sfida di paura, incertezza e imprevedibilità che sono i temi dominanti di questo volume. "

(Quarta di copertina)

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