"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

.
.
Appello ai naviganti!
.
Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

.


giovedì 28 ottobre 2010

Quale Halloween

.
Festeggiare? Ce lo chiediamo quando in dirittura del 31 ottobre spuntano sugli scaffali dei supermercati le solite zucche di plastica cinese, i costumini di poliestere make-up incluso "un tanto al chilo" per vampiri e streghe a buon mercato, quando il tg non manca di chiudere con il servizio identico all'anno precedente (e a quello ancora prima) sul "dolcetto o scherzetto" chiesto al bimbo di turno spaurito nel costume di Casper, mentre qualche Befana (?) dagli occhi rossi gracchia sul dondolo di una bancarella da fiera... ma di cosa parliamo?


In realtà, fenomeno commerciale a parte, si tratta di un'antichissima festa pagana, europea prima che americana (siccome gli Usa sono composti da migranti europei, compresi tanti italiani, ne hanno assorbito e rivisitato le usanze che per uno strano gioco delle parti ora "esportano"!) di origine celtica chiamata "Samhain", letteralmente "fine dell'estate", quando la popolazione era strettamente legata al ciclo delle stagioni e della terra, per via della transumanza del bestiame che si preparava all'inverno mettendolo al riparo nelle stalle, era anche il periodo del riposo dopo il raccolto.

In quei giorni si credeva possibile un ritorno dei morti in quanto il velo che li separava dal mondo dei vivi si assottigliava; credenze simili erano in uso anche presso gli antichi Romani, che avevano segnati su un particolare calendario giorni indicati per il "passaggio" tra i due mondi.

Ecco che allora si usava apparecchiare la tavola per una persona in più, accendere un lume alla finestra o davanti all'uscio affinché fosse indicata la strada per il ritorno del defunto. Credenze simili sono riscontrabili in diverse regioni d'Italia, dal nord al sud, soprattutto nei centri più piccoli e sperduti dove sopravvivono le tradizioni più curiose: con questo spirito potete anche accingervi a intagliare la famosa "Jack o' lantern", la zucca svuotata dove porre la fiammella, e se nel mentre suonano alla porta ma non aspettate nessuno, allora...
.

Le foto che vedete le ho scattate un paio di weekend fa, durante "La via dei sapori", manifestazione gastronomica tenutasi per il centro di Volpiano, questo allestimento ha colpito non pochi visitatori e mi sembra il modo migliore per accogliere la stagione autunnale e i suoi stupendi colori caldi.
.

2 commenti:

witchblue ha detto...

Halloween stimola sempre la fantasia vero? Certo è una tradizione americana ma come hai fatto notare esiste qualcosa di simile in tutte le culture.

Volpiano sembra davvero un paese prolifico di interessanti iniziative! :)

Fabio Marangoni ha detto...

Ciao!

sì Volpiano è prolifico di piccole interessanti iniziative negli ultimi, anzi direi nell'ultimo, anno, peccato che ci si metta la pioggia di mezzo, come durante quella festa... però le zucche che bei colori, eh?

Riguardo Halloween, è proprio così, esistono molte feste nei borghi d'Italia che coincidono con quel giorno e hanno le stesse radici culturali di quella d'oltreoceano.

ciao,