"...a determinare il valore che un libro può avere per me, non ha alcun rilievo che sia famoso o di moda. I libri non ci sono perché per un certo tempo tutti li leggano e li dimentichino come una notizia di sport o di cronaca nera: i libri vogliono essere goduti e amati con calma e serenità..."

Hermann Hesse

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Questo angolo di bosco del web, è aperto alla collaborazione Seria e Costante con disegnatori, registi e quanti vogliono usare le mie storie come soggetti per la loro creatività. L'unione fa la forza, al momento non prometto denari - non ci sono neanche per il sottoscritto - ma tanta gloria!

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lunedì 1 ottobre 2012

Supereroi di carta, pezza e incubi


Stavolta parliamo di... moda. Si, ma a modo mio, anzi de l'Abitatore del Buio.
D'estate, oltre alle formali ed eleganti polo mezza manica, mi piace indossare le t-shirt con stampe, soprattutto quelle con i loghi e i disegni delle band heavy metal, con i manifesti cinematografici oppure gli eroi dei fumetti.
Ne ho poche nel cassettone, ma ultimamente ho ampliato la mia collezione acquistandone due di "Spiderman" e una con "Capitan America" a un prezzo ridicolo, quattro euro, e sono prodotti originali Marvel con tanto di incarto ed etichetta. Dove? In un supermercato di una nota catena francese, inizia per c...

E di supereroi senza macchia (?) parla anche la storia che segue, stavolta ancora più breve del solito, ma nello stile inconfondibile de "Le ore piccole" dove fatti e cose non sono mai quelli che sembrano a prima vista, dove anche la più innocente delle fatine può trasformarsi in una strega e l'arto che sbuca da sotto le coperte non è l'Uomo Nero delle favole... il racconto l'ho scritto pochi giorni fa, mentre il titolo mi è stato suggerito dalla visione di un film, provate a indovinare quale, è un famoso thriller degli Anni '80, "uno dei migliori" dicono, dove appare per la prima volta un certo "dottor..". insomma, buona lettura (e lasciate un commento se vi pare;-) !




DENTE DI FATA

Marta è sui tubi.
Quelli rossi e blu dei giardinetti, entra ed esce veloce e pensa all'incredibile incontro dell'altra notte.
L'attesa è stata lunga ma la pazienza di resistere sveglia l'ha premiata.
Dai racconti che le leggono non se l'aspettava certo così, è sbucata all'improvviso dal nulla, vestita di nero fino ai piedi, il volto livido nascosto nelle spalle curve e le dita lunghe e affusolate da folletto.
Non è venuta per lei perché il dentino è del suo fratellino, ma lui dormiva e lei ha visto tutto.
La fatina si è guardata intorno furtiva e quando ha afferrato il prezioso ossicino d'avorio per poco non le scappava un urlo. Quella testa lucida e calva si è girata dalla sua parte puntando l'unghia ricurva contro il suo naso, gli occhi piccoli e rossi e un ghigno spaventoso con due incisivi gialli da ratto.
Questi brutti pensieri distraggono Marta che mette un piede in fallo e cade dai tubi.
Si rialza subito senza batter ciglio, non si è fatta niente, appena una sbucciatura, sanguina un po' ma lei non piange mai.
Adesso trema. È spaventata a morte la piccola Marta: ha appena scoperto che si muove un dentino da latte.

FINE.

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